È necessario offrire una misura di sostegno alla moltitudine di cittadini inoccupati, disoccupati e occupati con contratti di lavoro temporanei, che non percepiscono più di 8 mila euro lordi l’anno.
Il reddito minimo garantito potrà, inoltre, coprire i periodi di inattività forzata e consentire, a chi cerca un’occupazione, di non essere costretto ad accettare qualsiasi soluzione contrattuale, subendo il ricatto per mancanza di reddito.
Per quanto riguarda in particolare i giovani, è necessario operare in un’ottica d’integrazione, di concertazione con gli enti locali e le parti sociali, di collaborazione con il privato sociale.
Oltre al reddito minimo garantito, intendiamo proporre un “buono lavoro”, vale a dire, un assegno da 500 euro al mese per un anno per 1000 giovani selezionati tramite un bando.